PIANETA CITTA’ La via Emilia tra natura e artificio. Il ruolo dell’architettura

La terza edizione di Pianeta Città  è  dedicata a una serie di progettisti che hanno lavorato, segnandone il percorso, lungo la Via Emilia, intesa non solo come un territorio che dalla  pianura arriva al mare, ma in quanto  sentimento e “categoria dello spirito” che da sempre ha  alimentato ogni espressione culturale e non solo di questo itinerario.

Costruire  significa interpretare  la natura, la storia, ma anche le leggende che  accompagnano ogni avventura della nostra esistenza; ciò che  rimane, ciò che si realizza ma anche  le nostre speranze  future non possono fare a meno di tutti quei segni e sedimentazioni materiali che nel loro insieme  costituiscono la mappa di ogni avventura intellettuale. Lo hanno insegnato due grandi artisti dell’immagine e della parola, Luigi Ghirri e Gianni Celati, amici, compagni di strada e soprattutto  viandanti della Via Emilia.

Il progetto dovrebbe sempre  svilupparsi partendo da lontano perché il presente che viviamo non è altro che il risultato di ciò che siamo stati, il tutto all’interno di una tensione ideale che  via via trova  le sue “impronte” nelle opere, nelle architetture che, proprio per questa ragione, non appartengono solo agli autori ma sono espressione dello “spirito del tempo”.

Faremo un viaggio lungo la Via Emilia alla ricerca di alcune “impronte” contemporanee, dalle colline piacentine fino a Rimini, alla ricerca di Federico Fellini: protagonisti alcuni dei progettisti più importanti del panorama dell’architettura oggi.

PIANETA CITTA’, SETTE  INCONTRI GRATUITI

 

IL PROGRAMMA

28 FEBBRAIO 2024

FRANCESCA MOLTENI “Sguardi oltre il limite”

Francesca Molteni, regista e documentarista, presenta una delle sue ultime opere: ”Sguardi oltre il limite”, di Francesca Molteni e Mattia Colombo, durata 52 minuti.

Il film indaga lo stretto rapporto tra arte e vita, tra filosofia e pensiero civile della Via Emilia. Tra le guide: Guido Guidi, Raul Casadei, Davide Cassani e Alvaro Siza.

06 MARZO 2024

ORAZIO CARPENZANO – LEONARDO SANGIORGI il Museo Fellini, Rimini

La forma e il linguaggio di un maestro del cinema che diventano “architettura”. Premio   Inarch  IN/ARCHITETTURA 2023.

20 MARZO 2024

IOTTI + PAVARANI ARCHITETTI, TASSONI, STUDIO LSA Il Parco e L’arena Campo Volo, Reggio Emilia

Un’area di circa 20 ettari destinata a ospitare eventi musicali e intrattenimento. Un’opera unica nel panorama internazionale dove “natura e artificio” dialogano nel rispetto reciproco.

Premio Inarch IN/ARCHITETTURA,2023

27 MARZO 2024

MARCO FERRERI  Fare architettura dialogando con il territorio delle colline piacentine

nel rispetto  della storia preesistente e delle condizioni della natura: invenzione, progetto, mettendo al centro l’abitante.

03 APRILE 2024

GIOVANNI DEL BOCA  Fidenza, un laboratorio, un cantiere per pensare il futuro, partendo dalla via Francigena

10 APRILE 2024

ANDREA OLIVA  Ex officine Reggiane, Reggio Emilia

La storia che diventa protagonista di una nuova avventura culturale: il ruolo dell’architettura. Premio  Inarch IN/ARCHITETTURA 2023.

23 APRILE 2024

MASSIMO FERRARI CLAUDIA TINAZZI  Il Politecnico di Milano presenta il progetto di Riuso e della Piazza Svelata di Fidenza

A conclusione del ciclo di incontri, in data da definire, sarà ospite di Pianeta Città 3 Guido Canali, un grande maestro dell’architettura internazionale che non ha mai abbandonato il suo territorio, la sua Parma, progettando musei, edifci e soprattutto le grande fabbriche del Made In Italy; in particolare per MaxMara, Prada e Pinko. Guido Canali presenterà l’ultimo progetto della nuova fabbrica di Pinko a Fidenza. Uno straordinario esempio nel dialogo tra “natura e artificio”, tra territorio e spazio per il  lavoro.

Per gli architetti:

2 CFP per ogni appuntamento

Iscrizioni su https://portaleservizi.cnappc.it/

 

28 febbraio 2024 My Cinema Fidenza, Via Mazzini 3

06-20-27 marzo 2024

03-10-23  aprile 2024

ORE 18.00-20.00

Tutti gli incontri – ad esclusione della prima data del 28 febbraio – si terranno presso il Ridotto del Teatro Magnani di Fidenza

 

A cura di Aldo Colonetti

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