Nel centro storico oggi

Per conto del nostro Ordine mi sono recato a Fidenza alla presentazione dei lavori che avranno presto inizio sul Palazzo degli Uffici Comunali. È l’imponente edificio che domina la piazza della città, realizzato nel dopoguerra, ma in stile fascista: forse non tutti sanno che la facciata mima in modo significativo quella della Cassa di Risparmio di Bengasi.

Ma – al di là delle emozioni di apprezzamento o disappunto indotte dalla presenza del palazzo nel bel mezzo della città antica  – un fatto è obiettivo: questo è un edificio vincolato ed è una testimonianza del nostro passato.

Nella sala del Consiglio Comunale, architetti ed ingegneri hanno presentato i lavori di adeguamento strutturale col metodo degli isolatori sismici. È, almeno per me, la prima volta che vedo questa tecnica applicata ad un imponente edificio preesistente: non è opera da poco, comportando il taglio dei pilastri, il sostegno temporaneo con speciali martinetti, infine l’appoggio sugli isolatori.

Le opere strutturali saranno accompagnate dal rifacimento del paramento murario e dall’abbattimento delle dispersioni termiche.

Negli anni ‘80 combattevamo la battaglia per il recupero dei centri storici. Davanti allo scetticismo di tanti, gli architetti dimostrarono che con le tecniche disponibili era possibile recuperare le vecchie case su lotto gotico che costituiscono il tessuto delle città emiliane. Abbiamo insegnato a consolidare i solai in travetti e pianelle, a recuperare le vecchie murature, a realizzare tetti moderni (isolati) con bellissimi manti tradizionali in coppi antichi.

A quarant’anni di distanza ci troviamo davanti a una sfida analoga. Con le nuove tecniche, come quelle che saranno applicate a Fidenza, dimostriamo che è possibile rinnovare completamente un edificio obsoleto, rendendolo sicuro a fronte del rischio terremoto e sostenibile sotto il profilo del consumo energetico, conservandone e valorizzandone le qualità architettoniche e testimoniali.

Ancora una volta, di fronte alla nostra memoria storica, l’architettura ci insegna che non è indispensabile demolire e ricostruire.

Vincenzo Mainardi

v.mainardi@architettomainardi.it

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