Venerdì 28 ottobre, alle ore 19, presso lo showroom Gallani Arredamenti a Parma, si svolgerà l’inaugurazione della mostra “Discovering Talents” dedicata alla storia e alla modernità del marchio di design Cappellini. L’evento è preceduto da un talk con Giulio Cappellini, che si terrà alle ore 18 a Palazzo Marchi.
Linguaggi creativi, generazioni e culture si incontrano nell’esposizione Discovering Talents, un racconto della collezione che Cappellini ha costruito negli anni in giro per il mondo con la collaborazione di designers diversi per età, storia e tradizione.
In questa occasione, il brand di design made in Italy presenta un viaggio coinvolgente attraverso la creatività mondiale nelle sue più svariate sfaccettature. In un raffinato gioco cromatico che alterna la morbidezza delle tonalità neutre e la profondità di campiture colorate tipiche dello spirito Cappellini, lo spazio si presenta come una narrazione che mette in scena le icone del marchio e i nuovi prodotti dell’azienda.
Oggetti ora minimal ora organici, textures e materiali diversi ma che ben si integrano insieme e animano un progetto unitario e multiculturale, sintesi dei più recenti cambiamenti socio/culturali. Oggetti di design senza tempo, nati per allestire una casa internazionale, dove gli arredi si adattano alle nuove esigenze di vivere la casa libera da schemi precostituiti e pronta a raccontare l’identità di chi la abita.
Ed ecco cosi una collezione di prodotti creati negli ultimi decenni e diventati punti di riferimento del design contemporaneo. Linguaggi progettuali diversi che si amalgamano perfettamente tra loro, in grado di dare vita ad una piacevole e originale dimensione: il minimalismo della libreria Drop di Nendo, così come il rigore dei contenitori di Lissoni o del tavolo Fronzoni ben si accostano all’organicità della Cloud dei fratelli Bouroullec, della S-Chair di Dixon o delle linee fluide della Orgone di Newson.
Tra gli oggetti in mostra anche i tavolini Miya di Elena Salmistraro, da comporre in un magico gioco di sovrapposizioni, Bong di Cappellini e il contenitore Dinah di Kuramata ormai due classici del design contemporaneo, che si abbinano ai più recenti progetti di Lindsten come la lampada Meltdown dalla grande personalità o al leggerissimo equilibrio della poltrona Hiroi di Jansky e Dundera.
Ancora una volta, Cappellini dimostra come i propri pezzi, disegnati da progettisti differenti e in epoche diverse, possano convivere in perfetta armonia.
Una contemporaneita’ matura, fatta di dialoghi ed intese, lontane dall’inutile protagonismo del passato. Designers che si raccontano attraverso progetti e non parole , frammenti di un grande puzzle : il brand Cappellini.