Odio i saluti, sanno di frettoloso e falso. Odori stantii così lontani dal fragrante aroma del futuro.
Ma più di vent’anni sono troppi per non lasciare un segno indelebile anche in un cinico mostro, quindi due parole vanno spese, giusto per elaborare il lutto (il mio, si intenda). Le due parole che avrei voluto spendere con voi in occasione dell’ultima Assemblea e che non ho potuto spendere.
Di ringraziamento.
Per avermi permesso di fare questa esperienza straordinaria, divertente, gratificante.
Alcuni errori e tanti slanci, sempre con la sensazione, voltandosi indietro, di non trovare nessuno al seguito.
Inutile ripercorrere le tappe, i risultati e le cose fatte: sono lì ed ognuno le giudichi come vuole.
Ma ora basta, altre sfide attendono e sempre partendo da zero con la solita sconsideratezza e coraggio.
Mi faccio formale ed auguro buon lavoro al nuovo Consiglio, mi rivelo romantico e rivolgo un affettuoso abbraccio a tutti voi per gli intrecci che avete voluto concedere con la mia vita.
I baci ve li darò di persona.
Alessandro Tassi-Carboni
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