Vincenzo, che cos’è un GO?
A Roma, il Consiglio Nazionale Architetti ha avviato oramai da un anno l’attività dei gruppi operativi. Noi li chiamiamo “GO”.
Grazie all’attività dei GO e dei tavoli di lavoro che li affiancano, il Consiglio Nazionale affronta tutti i temi più importanti con l’aiuto degli Ordini provinciali: in pratica è un grande processo partecipativo.
Parma ne fa parte?
Gli architetti di Parma sono in prima fila! Siamo presenti – con ben quattro rappresentanti, per la prima volta nella storia dell’Ordine – in questi organismi in cui si discutono i temi più “caldi” per la nostra professione.
Cecilia Merighi è alla “Formazione”. Daniele, il nostro Presidente, si sta confrontando con il GO “Semplificazione” per la riforma del TUC, il Testo Unico delle Costruzioni, che fisserà nuove regole per tutte le pratiche edilizie.
Fabio Ceci, il nostro consigliere con grande esperienza come urbanista, è entrato nel tavolo di lavoro “Paesaggio territorio e cultura”.
E tu?
Anch’io faccio la mia parte. Da un’anno sono impegnato a Roma nel GO “Deontologia”. Accanto a me ci sono presidenti e consiglieri di Ordini e di Collegi di disciplina. È raro essere affiancati da persone così capaci e competenti, e che al contempo condividono le nostre stesse motivazioni.
Ma cosa fate in concreto nel vostro GO?
Noi ci occupiamo di deontologia professionale. Oggi lavoriamo alle nuove Linee Guida per i procedimenti disciplinari, forse un domani metteremo mano ad alcuni articoli del Codice Deontologico. Tutto quello che facciamo serve a dare regole chiare ai nostri iscritti e soprattutto ad aiutare i Collegi di Disciplina che lavorano a livello provinciale in tutta Italia.
Com’è la tua esperienza nel GO?
E’ bello lavorare insieme. Penso che sia così anche negli altri gruppi, e sono convinto che con questa azione comune stiamo facendo tanto per gli architetti italiani.
Vincenzo Mainardi